Brahmacarya
Moderazione
Conoscere è la chiave di questo percorso. Conoscere noi
stessi è la chiave della nostra crescita.
Questo yama ci invita alla moderazione…
Credo innanzi tutto sia importante domandarci perché. Perché
si ritiene sia importante al fine del proprio benessere psicofisico praticare
la moderazione?
Forse perché “allenandoci” nel gestire i nostri impulsi
saremo in grado di comprendere che non sono loro a comandare noi ma viceversa…e
non è affatto semplice.
Tabagismo, alcolismo, disturbi alimentari e varie altre
dipendenze sono, con dedizione e volontà, gestibili con la pratica della
moderazione. Ma non serve andare tanto lontano per scoprire che ognuno di noi
ha una qualche “piccola dipendenza” di cui non sa fare a meno…. Dalle abitudini
alimentari:
“io senza caffè non vivo”
“toglietemi tutto ma non la pasta”
A quelle di vita quotidiana:
“non posso saltare la puntata della mia sit com preferita”
“se non compro subito il nuovo modello di (…) mordo qualcuno”
“se non ho fatto accurato trucco e parrucco non esco di casa
nemmeno con il terremoto”
…. E molto molto molto altro.
Tutti noi abbiamo piccoli gesti o abitudini con i quali
condividiamo dell’energia. Addestrarci nel comprendere che quell’energia
possiamo tenerla per noi ci aiuta a non sentirci persi in assenza del gesto. In
generale riuscire a compiere (o non compiere) un’azione che giudicavamo “vitale”
ci darà un grande senso di forza e autocontrollo.
Contenersi è l’anima dell’autocontrollo, non lasciarsi
vincere dai sensi, dalle pulsioni, dalle paure, dalle immagini mentali ci rende
stabili e forti. Come in tutte le cose è giusto mantenere un equilibrio,
comprendere le nostre necessità e saper calibrare le nostre azioni. Ascoltarsi
è fondamentale per poter cogliere il significato intrinseco delle nostre
pulsioni, comprenderci, perdonarci, e accompagnarci con amore verso la
ricomposizione della nostra integrità.
Sarò chiara: se la “dipendenza” è 8 caffè al giorno, non
serve da un giorno all’altro troncarla (se ci riuscite senza tensione però
siete dei maghi… ); basterebbe creare una sorta di programma eliminando un
caffè di tanto in tanto, poi due, poi stabilendo un giorno alla settimana senza
caffè, poi due, e così via. Stabilendo un nuovo equilibrio in cui il caffè non
è bandito, ma semplicemente ridimensionato. La voglia di caffè sarà “vera” e
non dettata da un’abitudine o da un desiderio emotivo o compensativo.
Vi chiedo dunque:
Quali sono le vostre piccole dipendenze? Avete mai provato a
scoprire che potere hanno su di voi i vostri gesti ripetuti? Le vostre
pulsioni? Avete mai provato a farne a meno?
Buon Cammino
Namastè
YAMA
Ahimsâ
Satya
Asteya
Brahmacharya
Aparigraha
NIYAMA
Sauca
Samtosa
Tapas
Svâdhyâya
Îsvara pranidhâna
YAMA
Ahimsâ
Satya
Asteya
Brahmacharya
Aparigraha
NIYAMA
Sauca
Samtosa
Tapas
Svâdhyâya
Îsvara pranidhâna
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