Perchè mangio "strano"

....me lo chiedono in molti...

Innanzi tutto definiamo "strano".

Il  mio mangiar strano consiste nel tentativo di seguire una dieta naturale integrale, in poche parole di nutrirmi di alimenti il meno lavorati possibile, di cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione, possibilmente...eppoi immancabili semi oleaginosi!

Perchè.

Ormai sono trascorsi 10 anni dalla mia prima volta sul tappetino yoga. Quello fu l'inizio del viaggio, e di molte scoperte perchè, come sapete, viaggiare "apre la mente"...
Lungo il percorso ci si imbatte nell'ascolto di sè. Sembra a prima vista qualcosa di esoterico, ma in realtà le prime esperienze sono estremamente fisiche. Ascoltarsi significa scoprire la vita del nostro corpo, capirlo, seguirne le funzioni con maggiore attenzione. La curiosità non è mai troppa, e un passo dopo l'altro si arriva a cercare di capire cosa ci fa stare bene, e cosa no. In fin dei conti tutti noi viaggiamo alla ricerca della felicità.....e così si arriva anche alla tavola.

Mangiare è una delle attività principali di ogni essere vivente, dal cibo dipende la nostra sopravvivenza. Mangiamo per vivere, ma al giorno d'oggi il cibo è diventato molto di più. Ci identifichiamo con la nostra alimentazione, con la soddisfazione del palato, con la pancia piena (o vuota) e con il carrello della spesa...
Purtroppo, come spesso accade, senza porci troppe domande.

Essere consapevoli è uno dei punti cardine della pratica yoga. Che il corpo fosse composto di cibo (Annamayakosa) i maestri lo sanno da millenni, noi uomini e donne moderni lo dobbiamo però sperimentare. D'altronde è giusto che sia così, è giusto provare sulla pelle le esperienze e capire cosa sia corretto, cosa no, cosa sia giusto per noi.

"yoga a tavola"

Una delle prime attività dello yoga a tavola è ascoltarsi mentre ci nutriamo. Come mastichiamo? Con quale frequenza? Assaporiamo davvero il nostro pasto, o finiamo di pulire il piatto senza nemmeno accorgercene? Masticare bene i nostri bocconi non è una vuota pratica di esercizio di attenzione (che come tale sarebbe importante di per sè in verità) ma è il primo passo di una buona digestione. 
Successivamente troviamo le sensazioni dello stomaco. Come reagisce il nostro corpo al cibo che gli forniamo? Calore? Freddo? Senso di bruciore o pesantezza? Appagamento?
E a livello dell'intestino? Il cibo compie un lungo percorso dentro di noi, ricco di trasformazioni, e con lui cambiamo anche noi, il corpo ci parla chiaramente se sappiamo ascoltarlo. Alcuni pasti ci rendono nervosi, altri pesanti ed assonnati, altri ancora ci procurano difficoltà intestinali, mal di testa, bruciore allo stomaco.
Il pasto corretto ci rende vitali, forti, energici e sorridenti!
Il corpo non è però composto solo di organi, ma anche di emozioni e pensieri. Il cibo influisce anche sul nostro piano emotivo. Sembra riempire...il classico "gelato consolatorio".
Vi è mai capitato di dire "non lo digerisco ma è troppo buono, lo mangio comunque!" oppure "mi fa male ma senza non potrei resistere!" ?
Il nostro lavoro di praticanti è quello di scoprire la verità, anche a tavola.
Amare noi stessi implica il prenderci cura di noi, del nostro benessere, ricercando con cura amorevole ciò che è bene.

La ricerca della corretta alimentazione non è una dieta, è un percorso di vita. Ci porta attraverso l'ascolto al desiderio di un continuo miglioramento. Dire "no" ai piatti dannosi non è un sacrificio, è un atto di amore verso noi stessi, e verso chi amiamo. Dobbiamo sempre ricordare che la nostra salute incide anche sulle vite altrui.

Il percorso non è facile. Sradicare le abitudini è sempre faticoso ed impegnativo. Ogni vero traguardo viene raggiunto solo con dedizione e giusto sforzo. Il nostro impegno sarà però ampiamente ripagato dalla salute del nostro corpo, dalla sensazione di calore che l'amore con cui scegliamo il nostro cibo da ai nostri pasti, dalla consapevolezza dei nostri gesti.

Provare per credere.

Facciamoci qualche domanda

Proviamo a porci un momento di riflessione vicini all'ora del pasto o tra le file del supermercato...le domande sono infinite e sempre volte alla conoscenza di noi stessi. Vi do qualche idea e resto in attesa delle vostre esperienze!

Ho davvero fame in questo momento?
Questo cibo è nutriente?
Perchè mi è venuta vogli di ***? Pubblicità? Ricordo? Emotività?
Sto masticando correttamente?
Sento il sapore del cibo?
Come sto dopo aver mangiato?
Il mio intestino è regolare?




Buon viaggio,
Con affetto, M






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