Fili d' Argento



Dallo specchio mi osservano giocando tra loro 
ad ogni colpo di spazzola, danzando al soffio caldo del phon.
Sorrido.
Ma sono miei? 
Mal celati tra i capelli scuri che non ho mai tinto, 
solo una volta al liceo giocai con uno shampoo colorante blu…
per la gioia degli asciugamani della mia mamma 
di cui i vicini udirono le grida…
della mamma, non degli asciugamani!!
Fili d’argento, come memento.
Ricordo quando li scoprivo tra le chiome di amiche più grandi 
e li percepivo come un’immensità di spazio-tempo tra me e loro, 
tra giovane e adulto. Ecco la parola magica: “adulto”.
Ho bisogno di quei fili d’argento per ricordarmene, 
che il tempo dei giochi è lontano, 
che il tempo anche sul mio corpo trascorre…
ho bisogno di loro perché resto bambina, 
perché il tempo dei giochi è oggi e lo sarà sempre, 
finchè nel cuore sentirò il “frizzicore” di emozioni e sentimenti, 
finchè saprò guardare le stelle e cercare nelle nuvole le forme, 
finchè sfiorare il fiume con le dita mi farà sorridere di gioia 
tra il gelo delle acque e il tepore del sole, 
resterò bambina per sempre. 
Ho bisogno di loro per ricordarmi 
che in questo eterno tempo di gioco 
ho superato alcuni tempi della crescita, 
loro erano con me, forse ancora scuri, 
ad osservare i giorni e gli insegnamenti, 
e come nodi ai fazzoletti sanno cosa ho affrontato e superato 
e da quali battaglie ho tratto insegnamento 
lasciando ad altri la vittoria. 
Perché i bambini hanno paura, del mostro sotto al letto, 
del buio, della solitudine. 
I miei fili d’argento sanno dirmi che posso essere bambina 
ma che non serve più aver paura, di nulla. 
Perché alle mie spalle inizio a contare molti passi e molte sfide, 
di quelle “dei grandi”. 
Posso essere allora una bambina grande, 
con la fortuna di comprendere il valore del gioco 
e di saperlo apprezzare in ogni attimo a disposizione, 
perché i bambini grandi giocano passeggiando tra le vie dei mercati, 
cantano in macchina urlando vecchie canzoni, 
sorridono anche a chi non risponde, 
e cercano i mostri sotto ai letti per farci amicizia….
Il mio corpo cambia, si trasforma, lo dicono i fili d’argento.
Dicono che è naturale, 
cambiano colore come le foglie dell’autunno 
ora che la mia primavera sta terminando, 
mi ricordano a quale stagione appartengo. 
Ma di questa stagione voglio vivere ogni gioia, 
ogni nuova esperienza, perché cambiano i sapori nel tempo…
e tutto è sempre nuovo, 
non esiste un giro sulla giostra 
che sia lo stesso del giorno precedente, 
perché con altri occhi osservi il mondo dall’alto dello scivolo, 
pronta a lanciarti ancora, magari con meno inconsapevolezza…
di questa stagione voglio vivere anche le lacrime, 
imparare e crescere ancora 
per prepararmi a quando giungerà l’inverno.

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